MANIPOLAZIONE MEDIATICA, CAPORALI E QUAQUARAQUA’


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Oggi guardando una delle tante trasmissioni di news che ci inondano ogni giorno, mi sono venute alla mente alcune considerazioni.

Se è vero come è vero che da sempre le classi dirigenti sia politiche che economiche, hanno cercato e sviluppato tecniche di controllo delle masse per condizionarle allo scopo di raggiungere i loro obiettivi, oggi con il progredire della tecnica e della scienza, le strategie e i mezzi per ottenere questo risultato di sono perfezionate e affinate, raggiungendo capillarmente ogni angolo della terra.

I mezzi di comunicazione di massa sono i più potenti strumenti utilizzati dalla classe dirigente per manipolare la collettività. Essi formano e plasmano le opinioni e gli atteggiamenti e definiscono ciò che è normale e accettabile.

Nel vuoto pneumatico determinato dalla caduta di fedi e ideali, siamo sommersi da messaggi di tutti i tipi che se da una parte generano un senso generale di confusione e spaesamento, dall’altro provocano una sorta di indifferente abulia, come una musica di sottofondo alla quale orami siamo tanto abituati da non farci più caso. Eppure dovremmo, perché è proprio attraverso questa valanga di messaggi spesso contrastanti che si attua quella che gli studiosi hanno chiamato la“manipolazione del consenso.”.

Ma entriamo nello specifico, se in teoria un tempo, le parole esprimevano concetti che a loro volta erano legati a precise visioni ideologiche, etiche, politiche o religiose, oggi al contrario sono diventate una sorta di sottofondo indistinto che esprime tutto e il contrario di tutto ma in modo disarticolato rispetto alle cose concrete che dovrebbero descrivere, per cui accade che in una situazione di vuoto assoluto di coerenza e significato, capiti di dire oggi, ciò che si negherà domani senza che chi ascolta o legge si stupisca più di tanto e soprattutto eserciti quello che un tempo era definito “spirito critico”.

Ecco allora che Monti per fare il nome di nessuno, ci venga a dire che nel 2013 il Paese uscirà dalla crisi. Ora se usassimo il cervello per pensare e non solo per riempire la testa, potrebbe venirci il dubbio che delle due l’una: o la crisi è stata prodotta a tavolino e quindi nello stesso modo improvviso in cui è iniziata, può finire, o Monti ha detto una grandissima…corbelleria, perché un paese preda di una stagnazione economica senza precedenti sfiancato da un carico fiscale eccessivo che per di più non vede riforme strutturali degne di questo nome e cosa principale deve mantenere una classe di burocrati e politici parassiti, non può con tutta la buona volontà uscire dalla recessione in pochi mesi. Ma se lo ha detto Monti il popolo bue gli crede o fa finta di credergli.

Altra corbelleria i sacrifici imposti agli italiani aiuteranno il paese, sciocchezze, i sacrifici imposti al popolo greco, non hanno diminuito il debito pubblico anzi quest’ultimo continua a crescere in modo esponenziale. Nessuna parola spesa contro la speculazione messa in atto nei mercati contro l’euro. Il popolo bue non è necessario che lo sappia, potrebbe convincersi di essere spremuto per nulla.

Uno dei sistemi che le classi dirigenti usano per manipolare le masse è appunto: Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici. Non ci trovate qualcosa di familiare?

Sistema ancora più geniale è : La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui il neoliberismo fu imposto negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta. Quante nefandezze stiamo ingoiando a poco a poco al punto che neanche pensiamo di ribellarci?.

E veniamo alle prossime elezioni regionali in Sicilia, altra apoteosi della manipolazione del popolo bue. Avete sentito parlare i vari candidati alla presidenza di problemi come ad esempio il MUOS ?(l Mobile User Objective System è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi[1]. Il programma MUOS, gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei quattro satelliti tra il 2010 ed il 2013. Il sistema MUOS integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo ed ha l’obiettivo di rimpiazzare l’attuale sistema satellitare UFO.

L’installazione nell’area di Niscemi (Caltanissetta) è stata oggetto di proteste della popolazione e dei rappresentanti locali a causa delle moltissime conseguenze negative che avrà sulla salute dei cittadini, sull’equilibrio della fauna locale, sull’ambiente, e non ultimo sul traffico aereo della Sicilia)

Seppellire una notizia sotto una coltre di silenzio è un modo per farla scomparire. La popolazione deve essere tenuta nell’ignoranza così la si può controllare.

Qualcuno può veramente illudersi che la struttura di potere clientelare e mafioso su cui si regge la regione Sicilia, sarà smantellata dal candidato che vincerà? Candidato che per inciso per vincere si avvale dell’appoggio di quei gruppi economici, politici, in certi casi mafiosi, che a parole dice di voler combattere.

Avete dato un’occhiata alle liste di candidati consiglieri? Persone spesso con carichi penali, presenti in tutti i partiti, sarebbero questi che dovrebbero portare una ventata di aria nuova?

Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità però, perché siamo stati tutti chi più chi meno consapevoli e complici di un sistema che a parole diciamo di voler abbattere. Facciamo finta di non vedere e non vogliamo sentire. Ci interessa solo che il potente di turno ci faccia il favore che ci serve. Che siano gli “eroi” o i “fessi” a portare avanti le battaglie, poi magari si guardano alle spalle e non ci trovano nessuno.

Oggi sputiamo fuoco e fiamme contro sistemi di potere che giocano più partite su più tavoli, con l’unico obiettivo di perseguire i propri affari, domani ci genuflettiamo e ci produciamo in lodi sperticate per gli stessi gruppi, solo perché è nel nostro interesse momentaneo farlo. La coerenza è la virtù dei fessi, oramai.

Come diceva il compianto Montanelli, “turiamoci il naso e votiamo DC” Oggi oltre che il naso ci tappiamo occhi bocca e orecchie, per non vedere e non sentire perché “tanto è nell’ordine delle cose”, tutti sono uguali, tutti rubano, tutti si vendono e allora perché non venderci anche noi se ci conviene?.

Siamo un popolo di quaqquaraquà, servo del padrone di turno, quelli dell”armiamoci e partite”, quelli del “nemici “ oggi e “compagni domani”.

Ma allora di che ci lamentiamo?

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